AVIS CASTEL D’ARIO: dicembre 2011

PROGETTO PAD CASTEL D'ARIO

La teca col defibrillatore in Piazza Garibaldi.

Il Progetto CASTEL D'ARIO CI STA A CUORE ha portato alla realizzazione di una teca con DAE posta in un luogo strategico del comune (in Piazza Garibaldi - angolo Via Vittorio Veneto, sotto il portico della banca Unicredit) per favorire la defibrillazione entro quattro/cinque minuti dall’arresto cardiaco, se necessario, prima dell’intervento dei mezzi di soccorso sanitari.

Il progetto PAD-Chain - Catena della Sopravvivenza nel Comune di Castel d’Ario coinvolge e correla, in una precisa sequenza temporale, i cittadini casteldariesi resi testimoni dell’evento di arresto cardiocircolatorio ed il 118 locale.

Alcune delle cosiddette Sentinelle del Cuore di Castel d'Ario

Scopo della Pad Chain - Catena della Sopravvivenza è il trattamento immediato di una vittima colpita da arresto cardiocircolatorio, con defibrillazione precoce effettuata da persone opportunamente addestrate alle manovre di RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE e DEFIBRILLAZIONE PRECOCE, nell’attesa di un’ambulanza del 118.

Il progetto, come previsto dalle normative nazionali e regionali (Legge N. 120 del 3 aprile 2001 e la conseguente Delibera della Regione Lombardia N. 7/10306 del 16 settembre 2002) è stato coordinato dal 118 Mantova, la cui autorevolezza istituzionale costituisce la miglior garanzia per il successo del programma territoriale di defibrillazione precoce.

Il corso è stato tenuto da istruttori riconosciuti da AREU Lombardia ed i partecipanti sono stati esaminati dal Dirigente del 118 Mantova, Dott. Gianpaolo Castelli, che ne ha personalmente testato le competenze.

Il corso di formazione BLS-D (Basic Life Support - Defibrillation) per cittadini, della durata di 6 ore, fornisce conoscenze essenziali sulle manovre da compiere in caso di arresto cardiaco e su come eseguire la defibrillazione precoce. Il corso per cittadini è accessibile a tutti, poiché è rivolto a soccorritori occasionali che possono trovarsi nella situazione di assistere persone in maniera sporadica, come nell'ambito domiciliare, sul posto di lavoro o in luoghi pubblici. (Fonte: Progetto 2011 "Otto Minuti per la Vita" di Croce Rossa Italiana).

A CASTEL D'ARIO, CON IL PRIMO CORSO PER OPERATORI BLSD, TENUTOSI IL 25 NOVEMBRE ED IL 2 DICEMBRE 2011, ED IL SUCCESSIVO ESAME DEL 6 DICEMBRE, SONO STATE FORMATE 23 "SENTINELLE DEL CUORE".

Il progetto AVIS "CASTEL D'ARIO CI STA A CUORE" è stato patrocinato da:

Regione Lombardia - AREU 118
Provincia di Mantova
Comune di Castel d'Ario
AVIS Nazionale
AVIS Regionale Lombardia
AVIS Provinciale Mantova

Castel d'Ario, 17 dicembre 2011

Euopean Parliament

CASTEL D'ARIO CI STA A CUORE (2): "8 MINUTI PER LA VITA"

Nel proprio paese, AVIS Castel d'Ario si è fatta portavoce dell'iniziativa di Trenta Ore per la Vita: "Come rendere la propria scuola o il proprio impianto sportivo una struttura cardio-protetta".

Come è risaputo, attraverso la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi avviata nel mese di aprile 2011, l’Associazione Trenta Ore per la Vita, insieme a Croce Rossa Italiana, ha inteso – fra l'altro – incrementare la dotazione di presìdi salvavita (defibrillatori) nelle scuole statali e negli impianti sportivi pubblici.

Sulla scia del successo del progetto Castel d'Ario ci sta a Cuore, col quale sono stati formati 23 operatori BLSD "laici" (le Sentinelle del Cuore casteldariesi) AVIS Castel d'Ario è riuscita a "contagiare" l'Istituto Comprensivo di Castel d'Ario ed il Comitato Gestione Impianti Sportivi, sensibilizzandoli alla tematica e contribuendo a diffondere la cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone vittime di arresto cardiaco improvviso.

L'Istituto Comprensivo di Castel d'Ario ed il Comitato Gestione Impianti Sportivi, accogliendo la proposta di AVIS, hanno pertanto presentato la domanda per essere inseriti nell'elenco dei possibili beneficiari di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), per rendere in tal modo le proprie strutture scolastiche e sportive delle "strutture cardio-protette". A questo punto, non resta da far altro che incrociare le dita ed attendere la risposta di Trenta Ore per la Vita, che verrà data entro i primi mesi del 2012.

LE RICHIESTE SONO STATE ACCOLTE

E SIA L'ISTITUTO COMPRENSIVO, CHE GLI IMPIANTI SPORTIVI

SONO RISULTATI BENEFICIARI DI UN DEFIBRILLATORE CIASCUNO

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Parlamento Europeo

Diventa donatore

Cerca la Sede Avis a te più vicina.

Per diventare donatore di sangue è sufficiente recarsi presso una sede AVIS o presso il Servizio trasfusionale dell'ospedale della propria città.

Chi decide di diventare donatore di sangue stabilisce con il “ricevente” un patto di fiducia, di cui è intermediario il sistema trasfusionale: i fondamenti di questo patto sono la responsabilità del donatore a garantire il proprio stile di vita e la propria storia clinica e la professionalità del medico addetto alla raccolta nel tutelarne la salute.

Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospenderne l'assunzione quotidiana.

Colloquio con il medico - Visita e Prelievo

Il colloquio aiuterà a stabilire l'idoneità e ad individuare quale tipo di donazione sia più indicata: sangue intero o aferesi.

Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per accertare l'idoneità al dono.

Accertata l'idoneità il donatore verrà invitato ad effettuare la prima donazione.

ESAMI OBBLIGATORI AD OGNI DONAZIONE E CONTROLLI PERIODICI

Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono sottoposti ai seguenti esami:

esame emocromocitometrico completo
transaminasi ALT con metodo ottimizzato
sierodiagnosi per la Lue
HIVAb 1-2 (per l'AIDS )
HBsAg (per l'epatite B)
HCVAb e ricerca dei costituenti virali (per l'epatite C )
conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh

Alla prima donazione vengono determinati: ABO, Fenotipo RH completo, Kell, ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti.

L'intervallo di tempo tra una donazione e l'altra

L'intervallo minimo tra una donazione e l'altra è di 90 giorni.
Le donne non possono donare sangue durante le mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto.
La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l'anno per gli uomini e 2 volte l'anno per le donne.

AVIS

L'Associazione Volontari Italiani del Sangue o AVIS è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) costituita da oltre un milione di volontari che donano gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue e dalle loro associazioni. Appartiene alla Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue e alla CIVIS.

Lo statuto su cui si fonda l'AVIS è dettato dai primi tre fondamentali articoli: l'associazione è apartitica, aconfessionale, senza discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro: è costituita da persone che donano il loro sangue volontariamente, periodicamente, gratuitamente, anonimamente e responsabilmente. Scopo dell'associazione, come fissato dallo Statuto è venire incontro alla crescente domanda di sangue, oltre che avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute, lottare per eliminare la compravendita del sangue, donare gratuitamente sangue a tutti senza alcuna discriminazione.

Oggi AVIS è uno dei garanti del sangue in Italia poiché rappresenta chi mette a disposizione la materia prima base del funzionamento e l'autosufficienza del sistema trasfusionale nazionale. Inoltre, riafferma la centralità e il ruolo attivo del donatore nel "sistema sangue" e si fa promotrice di una nuova cultura della donazione e del volontariato e di una moderna ed efficiente gestione della politica trasfusionale.

L'AVIS è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, suddivisa in oltre tremila tra sedi comunali, provinciali, regionali e l'AVIS Nazionale, il cui organo principale è il Consiglio Nazionale. Sono inoltre attivi 773 Gruppi Avis, organizzati soprattutto nelle aziende, sia pubbliche che private, come ulteriore testimonianza della presenza associativa nel tessuto sociale.

AVIS è stata fondata a Milano nel 1927 dal dottor Vittorio Formentano, e si è costituita ufficialmente come Associazione Volontari Italiani del Sangue nel 1946.

Al termine del fascismo, l'AVIS viene riconosciuta dallo Stato nel 1950 con la Legge n. 49, mentre con la legge n. 592 del 1967 viene regolamentata la raccolta, la conservazione e la distribuzione del sangue umano sul territorio nazionale.

Gli anni '70 che rappresentano il boom economico mondiale, sono per l'AVIS il momento di espansione maggiore dalla fondazione, che vede la nascita delle sedi regionali, provinciali e comunali, legate da un unico Statuto alla Sede Nazionale.

AVIS è oggi un ente privato con personalità giuridica e finalità pubblica e concorre ai fini del Servizio Sanitario Nazionale in favore della collettività. Fonda la sua attività istituzionale ed associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione sociale e sul volontariato quale elemento centrale e strumento insostituibile di solidarietà umana.

Fonte Wikipedia.

AVIS: Association of Voluntary Italian Blood Donors

The Associazione Volontari Italiani Sangue, AVIS, or Association of Voluntary Italian Blood Donors is the major Italian non-profit and charitable organisation for blood donation, bringing together over a million volunteer blood donors across Italy. It is headquartered in Lombardy, Italy.

The first logo

Pre-war

In the early twentieth century, the ABO blood group system was discovered by Austrian scientist Karl Landsteiner, and its application in World War I led to a rise in the awareness of therapeutic blood donation. In Italy, there were few hospitals that could provide blood transfusions, and those that did held lists of suppliers; this closed market allowed a high price (up to several months' wages) to be charged to patients for a single unit of blood.

In 1927, Dr Vittorio Formentano founded the first voluntary organisation in Italy, in Milan. Two years later, his group of unpaid donors became the Associazione Volontari Italiani Sangue, the first organisation of its kind in Italy.

The goals of the group were "organizing a network of regular donors under constant medical control, to fight the blood trade, to spread the idea that blood is a natural and anonymous gift and to enhance scientific knowledge of transfusion practice". The organisation developed quickly across Northern Italy, and in 1934 Il Duce, Benito Mussolini, issued a Regio Decreto ("king's decree") asking the organisation to add an "F" for fascista (fascist) to its acronym. The decree also embedded blood donation into a set of administrative bodies across Italy, and legally acknowledged the right of professional blood donors to profit from their donations. Francesco Carnelutti, a leading scholar of the time, even argued for the right to take blood without the donor's consent.

Post-World War II

After the collapse of the fascist government in 1946, the new Italian Republic abrogated responsibility for blood donation to the Italian Red Cross, who were given a near-monopoly on blood donation until 1950, when, following concerted political pressure, AVIS was re-recognised and granted an official title (Associazione Volontari Italiani del Sangue).

Structured on a territorial basis, AVIS was permitted to operate autonomously, and began to slowly spread a culture of voluntary, unpaid blood donation across the country — although, even to this day, the north of Italy has a freer attitude towards blood donation than the south, where voluntary, free donation is only expected for a family member. By 1955, Formentano had become the president of IFBDO, the International Federation of Blood Donor Organisations.

1967 — Collection, Preservation and Distribution of Human Blood Act

In the 1950s and early 60s, the sale of blood in Italy was still permitted, and due to the shortages, particularly in the south of the country, a black market in blood trade spread. Blood was known as "oro rosso" ("red gold").

On 14 July 1967, the Collection, Preservation and Distribution of Human Blood Act was passed by the Italian Government. The law regulated every aspect of the blood system in Italy, and marked the beginning of a stream of complex regulations surrounding blood donation, storage and transfusion in Italy — the laws specified every detail of how blood donation could take place, down to standardising the furniture in donation centres. The law did not, however, criminalise the paid donation of blood — only specifying the price charged not be "manifestly exorbitant". The right of a worker to receive a paid day off for freely donating blood, however, was enshrined in Italian law.

Offcial logo

1990 — Blood Reform Act

In 1990, following a maelstrom of media and public pressure after a series of incidents involving Italian hemophiliacs receiving HIV-infected blood, President Francesco Cossiga passed the Blood Reform Act, which repealed the 1967 Act, and forced all transfusion activity, including that of AVIS, to take place under the auspices of the Italian National Health Service, and required all blood donations to be unpaid.

Between 1989 and 1999, AVIS had 871,779 donating members, and received 1,531,572 donations in Italy (plus 2,370 donations in Switzerland). In 1999 a total of 1,913,299 units of blood were donated; a shortfall of around 400,000 units. Few regions of Italy (mostly in the north) are self-sufficient in blood and plasma.

AVIS was granted the Medaglia d'oro al merito civile (the gold medal for civil merit) on January 7, 1998.

From Wikipedia, The Free Encyclopedia

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PAD - Chain

The wall cabinet containing the AED
outside the bank in the main square o th village

Cardiac arrest (CA) is one of the main causes of death in developed countries.

From clinical studies published in Europe and the United States (sources the American Heart Association and the European Resuscitation Council), it appears that 1/1000 individuals experience AC, while in Italy the estimate is of 60,000 people per year (about 1 every 18 minutes): on average at least the 25% (that means 15,000 human lives) could be saved every year, if the effective cardiopulmonary resuscitation (CPR) procedure is provided in a timely manner (that is within 5 minutes from the occurrence of CA).

The chances of saving individuals that experience CA lower by 10% for each minute that passes by since the occurrence of CA, in the absence of CPR. After 4-6 minutes from the beginning of CA the first damages from lack of oxygen in the brain start to occur and these become irreversible after 10 minutes, therefore compromising the survival of the patient even if he/she is resuscitated.

The only therapy that has been proven to be effective and that must be provided promptly to assist with this deadly event is to provide PROMPT DEFIBRILLATION (PD) paired with CPR.

In some realities of more advanced countries (e.g. England, Scandinavia, United States, Australia) the percentage of survival to CA can reach 40%.

To obtain this incredible result, in these countries it has been established a system named Public Access Defibrillation- (PAD)-Chain which allows alerting and the activation of the emergency system including the prompt defibrillation and cardiopulmonary resuscitation during the first two minutes.

The defibrillator (of the external (semi)automatic type, as known as EAD) is utilized by nonmedical voluntary rescuers and by Law Enforcement personnel properly trained. By far, there are more chances that those individuals would arrive to the location where CA occurred sooner than any vehicle of the emergency service alerted by the emergency system.

Anyone can learn to use a semiautomatic defibrillator: the prompt treatment (within five minutes) of a cardiac arrest victim performed with a prompt defibrillation provided by individuals that are properly trained to perform CPR and PD, while waiting for the arrival of a rescue vehicle, can increase the survival of CA victim up to 40-50%.

The technology and the simplicity of operation of EAD’s have allowed the use of these devices also by a nonmedical personnel. Therefore, even simple citizens can be trained and certified to use AED, without requiring any specific knowledge of human physiology.

The prompt defibrillation can’t be considered on a medical issue: it is a problem of the community, therefore AVIS[1] CASTEL D’ARIO, in collaboration with the local Public Administration, strongly believe its own duty to institute, with the assistance of the 118 Mantova, a PROMPT DEFIBRILLATION project for its own municipal district territory.

December 17th, 2011.
Some of the so called "Sentinelle del Cuore" with the AED,
outside the bank, in Piazza Garibaldi.

The Project “Castel d’Ario ci sta a Cuore” is intended to fabricate a wall cabinet to contain the AED and located in a strategic location of the municipal district territory (in Piazza Garibaldi, the main square of town) to promote the administration of defibrillation within four-five minutes from the occurrence of cardiac arrest, if necessary, before the arrival of any vehicle of the emergency service.

The PAD-Chain – Chain of Survival in the Municipality of Castel d’Ario – project will involve and will correlate, in a precise temporal sequence, the citizens of Castel d’Ario made aware of the occurrence of cardiac arrest and the local 118.

The aim of the PAD-Chain is to immediately assist the victim of cardiac arrest by providing prompt defibrillation administered by properly trained individuals in the procedures of CARDIOPULMONARY RESUSCITATION and PROMPT DEFIBRILLATION, while waiting for the arrival of an ambulance of the 118.

The project, according to the national and regional regulations (Law N. 120 of 3 April, 2001 and subsequent Law of the Lombarida Region N. 7/10306 of 16 September, 2002) has been coordinated by the 118 Mantova, which institutional authority represents the best guarantee for the success of the territorial program of prompt defibrillation.

Castel d'Ario, December, 17th 2011.

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European Parliament

[1] AVIS: Associazione Volontari Italiani del Sangue or, Association of Voluntary Italian Blood Donors. The section AVIS di Castel d’Ario (MN) is located at Viale Rimembranze, 3. Telephone +39 0376-66.16.16, E-mail: avis.casteldario@gmail.com

Castel d'Ario: our village

Castel d'Ario, the Medieval fortress

Castel d'Ario is a municipality in the Province of Mantua in the Italian region Lombardy, located about 150 km South-East of Milan and about 15 km East of Mantua.

Map from Wikipedia

Originally called Castellaro, it was an old feud of the bishop of Trento in the Mantua area.

There are remains of the old castle (four towers and part of the ring of walls), which, with the now-lost castles of Ostiglia, Castelbelforte and Goito and the surviving ones of Villimpenta and Castiglione Mantovano, helped, in the Late Middle Ages and during the raise of the Gonzaga signoria, to form a powerful line of defence to the northeast of Mantua, from the ancient Roman street, the Via Postumia and the Po river.

The highest tower is renowned for a macabre episode: Francesco Pico della Mirandola and his children were left die of hunger here by Passerino Bonacolsi and in the same tower, the same fate befell the children of Passerino himself, at the hands of the Gonzaga, after Luigi Gonzaga conquered the town in 1328.

The so called "Torre della fame"

The parish church of the Assunta, built around the middle of the 18^th century by Girolamo del Pozzo, houses in the apse three large canvas by Giandomenico Cignaroli (Annunciation, Presentation at the Temple and Assumption). There is also a font in red Verona marble dated 1428 in the baptistery.

Castel d’Ario was the birthplace of car race driver Tazio Nuvolari also known as Il Mantovano Volante (The Flying Mantuan) or simply Nivola: the greatest car driver of all times. Dr Ferdinand Porsche described Nuvolari as "The greatest driver of the past, the present, and the future."

Torino (Turin), September 3rd, 1946
Andrea Brezzi Cup
Nuvolari drives a CisitaliaD46
finishing the competition without the steering-wheel
13th at the arrival within 1h 25' 57''

"Tazio Nuvolari was not simply a racing driver. To Italy he became an idol, a demi-god, a legend, epitomising all that young Italy aspired to be; the man who 'did the impossible', not once but habitually, the David who slew the Goliaths in the great sport of motor racing. He was Il Maestro."

By Cyril Posthumus (Pritchard, Anthony (1998). A Century of Grand Prix Motor Racing. Croydon: Motor Racing Publications. pp. 59. ISBN 1-899870-38-5.) Abstract from Wikipedia.

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