Il defibrillatore di Castel d'Ario in Piazza Garibaldi |
L’arresto cardiocircolatorio (ACC) è una
delle principali cause di morte nei paesi industrializzati.
Da
studi clinici pubblicati in Europa e negli Stati Uniti (fonte American Heart Association e European Resuscitation Council),
risulta che l’ACC colpisce una persona su mille e in Italia la stima è di
60.000 persone l’anno (1 ogni 18 minuti circa): in media almeno il 25% (vale a
dire 15.000 vite umane) potrebbero essere salvate ogni anno, se l’intervento di
rianimazione efficace fosse attuato precocemente (ovvero entro 5 minuti
dall’evento).
La
possibilità di salvare le persone colpite da ACC si riduce del 10% ogni minuto
che passa dall’inizio dell’evento, in assenza di rianimazione cardiopolmonare
(RCP). Dopo 4-6 minuti dall’ACC iniziano i primi danni anossico cerebrali che
diventano irreversibili dopo 10 minuti, compromettendo così la sopravvivenza
del paziente anche se rianimato.
L’unica
terapia efficace e comprovata, che deve essere eseguita precocemente per
trattare questa patologia mortale, è la DEFIBRILLAZIONE
PRECOCE (DP) abbinata ad una RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE (RCP).
In
alcune realtà dei paesi più avanzati (Inghilterra, Scandinavia, Stati Uniti,
Australia) la percentuale della sopravvivenza all’ACC arriva fino al 40%.
Per
ottenere quest’incredibile risultato, in questi paesi è stato attivato un
sistema denominato Catena della Sopravvivenza (CDS) che permette l’allertamento e
l’attivazione del sistema d’emergenza, con la defibrillazione precoce e
rianimazione cardiopolmonare nei primi due minuti.
Il defibrillatore (di tipo (semi)automatico esterno, detto DAE) è utilizzato da volontari-soccorritori laici e agenti di Forze
dell’Ordine opportunamente formati.
Infatti, sono maggiori le probabilità che sul luogo dell’ACC arrivino proprio
queste persone prima di un mezzo del servizio sanitario, allertato dal sistema
di emergenza.
Chiunque può imparare ad usare un defibrillatore
semiautomatico: il trattamento immediato (entro
cinque minuti) di una vittima di arresto cardiocircolatorio con defibrillazione
precoce effettuato da persone opportunamente addestrate alle manovre RCP+DP,
durante l’attesa del mezzo del 118, può aumentare la sopravvivenza delle
vittime colpite da ACC fino al 40/50%.
La
tecnologia e la facilità di funzionamento dei defibrillatori semiautomatici
(DAE) hanno permesso l’uso di questi strumenti anche a personale non medico.
Perciò possono essere addestrati ed
autorizzati all’uso del DAE anche semplici cittadini, che non abbiano
specifiche conoscenze in campo sanitario.
La defibrillazione precoce non può oggi essere
considerata solo un problema medico: è un problema della comunità, pertanto
AVIS CASTEL D’ARIO, in accordo con l’Amministrazione Pubblica locale, ritiene
proprio compito istituire, tramite il 118 Mantova, un PROGETTO DI DEFIBRILLAZIONE PRECOCE per il proprio territorio comunale.
Il Progetto PAD - CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA denominato "CASTEL D'ARIO CI STA A CUORE", realizzato da AVIS Castel d'Ario, nasce dal recepimento della Legge n. 120 del 3 aprile 2001 e dalle successive disposizioni regionali, secondo Deliberazione Regionale n. VII/10306 del 16.09.2002
Il Progetto PAD - CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA denominato "CASTEL D'ARIO CI STA A CUORE", realizzato da AVIS Castel d'Ario, nasce dal recepimento della Legge n. 120 del 3 aprile 2001 e dalle successive disposizioni regionali, secondo Deliberazione Regionale n. VII/10306 del 16.09.2002
- Legge 120 del 3 aprile 2001: Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero (G.U. Serie Generale n. 88 del 14 aprile 2001). Ministero della Salute.
- Deliberazione Regione Lombardia n. VII/10306 del 16 settembre 2002: Approvazione linee guida regionali sulla defibrillazione semi-automatica. Regione Lombardia - Sanità.
- Decreto del 18 marzo 2011: Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni di cui all'articolo 2, comma 46, della legge n. 191/2009. (11A07053) (G.U. Serie Generale n. 129 del 6 giugno 2011). Ministero della Salute.
- 04 novembre 2011: commento del dottor Antonio Destro, responsabile del Progetto Riminicuore e componente del Consiglio Direttivo Conacuore, al Decreto Interministeriale 2011 sulla defibrillazione precoce.
Per qualsiasi informazione relativa al
Progetto "Castel d'Ario ci sta a Cuore",
contattateci!
Saremo lieti di condividere con Voi
la nostra esperienza.
Vedi anche:
Progetto PAD Castel d'Ario
Castel d'Ario ci sta a Cuore - II
AVIS Provinciale Mantova ed il Progetto PAD di Castel d'Ario
Progetto "8 Minuti per la Vita" di Trenta Ore per la Vita
Parlamento Europeo
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Progetto PAD Castel d'Ario
Castel d'Ario ci sta a Cuore - II
AVIS Provinciale Mantova ed il Progetto PAD di Castel d'Ario
Progetto "8 Minuti per la Vita" di Trenta Ore per la Vita
Parlamento Europeo